Con il nuovo Disegno di Legge riportante alcune modifiche agli appalti pubblici, che ha completato il suo iter al Senato, per approdare all’esame della Camera. Ad oggi, il contenuto, con gli emendamenti presentati, conta ben 18 punti da noi evidenziati , atti a modificare la normativa in tema di appalti e contratti pubblici, e quindi anche di integrazione o modifica del Codice degli Appalti. Vediamo in modo esemplificativo i 18 punti, evidenziandoli per argomento:
- Qualificazione delle stazione appaltanti: riduzione sostanziale delle stesse, con introduzione delle stazioni appaltanti ausiliarie specializzate nell’espletamento delle gare di appalto. E’ prevista una sostanziale revisione delle stazioni appaltanti, appartenenti sia ai settori speciali che a quelli ordinari, mediante accorpamenti o riorganizzazione, ma anche una sostanziale riqualificazione con l’ausilio di incentivi;
- Partecipazione da parte delle micro e piccole imprese alle gare: al fine di favorire tali tipi di aggregazione è previsto che siano posti criteri premiali e da questo favorire anche la suddivisone in più lottti dei lavori, ponendo dei criteri qualitativi e quantitativi, e con l’obbligo di motivare la mancata suddivisone in lotti dell’appalto
- Appalti sottosoglia: sostanziale semplificazione da applicare i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea. Rimarranno i principi di pubblicità, di trasparenza, di concorrenzialità, di rotazione, di non discriminazione, di proporzionalità, nonché di economicità, di efficacia e di imparzialità dei procedimenti;
- Revisione dei Prezzi: sarà obbligatorio per le stazioni appaltanti, riportare nei bandi di gara l’istituto di questo meccanismo che diventerà efficace al verificarsi di particolari condizioni, non previste e prevedibili all’atto della stesura della documentazione di gara.
- Applicazione delle clausole sociali: obbligo per le stazioni appaltanti riportare nei bandi di gara delle clausole sociali atte a garantire la stabilità occupazionale del personale impiegato nonché il rispetto dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore.Tali clausole saranno strettamente legate per l’applicazione alla tipologia di appalto ed alle prestazioni in gara
- Forniture di prodotti originari di Paesi terzi: dovranno rispettare criteri ambientali minimi e i diritti dei lavoratori. I prodotti utilizzati nelle offerte di appalti pubblici, che non siano maggioritari rispetto all’importo dell’appalto dovranno rispettare i c.a.m. al fine di porsi in leale concorrenza con gli operatori economici europei
- Tempi procedure di gara: certezza e riduzione dei tempi tecnici per l’espletamento di gare di appalto e per la stipula di contratti di appalto, in tal caso l’Anac vi contribuirà con la predidposizione di contratti tipo da utilizzare da parte delle Stazioni Appaltanti.
- Semplificazione delle cause di esclusione dalle gare di appalto: l’obiettivo è quello di rendere certe tutte le cause di esclusione per le procedure di scelta del contraente, in particolar modo per tutte quelle che configurano l’illecito professionale.
- Competenze dell’ Anac: revisione dei compiti da attribuire all’Autorità nazionale anticorruzione, con un’implementazione sostanziale delle funzioni di supporto alle Stazioni Appaltanti e di vigilanza nel settore dei contratti pubblici.
- Polizze assicurative per i tecnici: saranno le amministrazioni, che in caso di affidamento li incarichi di progettazione al proprio personale, a stipulare le relative polizze professionali per questi soggetti per la copertura dei relativi rischi professionali;
- Riduzione dei livelli di progettazione: semplificazione sostanziale per le progettazioni, con una sostanziale riduzione dei livelli delle stesse , con una semplificazione anche per le procedure di validazione dei progetti.
- Aggiudicazioni al solo prezzo più basso: saranno ridefiniti tutti i casi in cui le stazioni appaltanti potranno ricorrere alla valutazione delle offerte utilizzando criteri di aggiudicazioni diversi, come quello del solo criterio del prezzo offerto dal concorrente;
- Perizie di variante: revisione dell’articolo 106 del Codice dei Contratti, con i limiti previsti già dall’ordinamento europeo, con la possibilità di modifica dei contratti di appalto durante l ’esecuzione dei lavori;
- Garanzie negli appalti: è prevista una sostanziale semplificazione assicurative fidejussorie a garanzia dell’appalto, da produrre in fase di partecipazione alla gara che per l’esecuzione dei lavori. In particolare ci sarà la possibilità di sottoscrizione di una garanzia da parte dell’impresa per l’importo di ogni singolo pagamentodi ogni stato di avanzamento dei lavori
- Appalto concorso: saranno individuati tutti i casi nei quali le stazioni appaltanti potranno fare ricorso a questo istituto, affidando appalti costituiti da progettazione ed esecuzione dei lavori. Nei documenti di gara degli appalti concorsi, dovranno essere chiaramente indicate le modalità di corresponsione dei pagamenti direttamente al progettista, nonché l’offerta diretta dell’operatore economico al netto del ribasso d’asta.
- Importi premiali: revisione di tutti i meccanismi inerenti le penalità e le premialità legati alle tempistiche di realizzazione degli appalti, al fine di estendere tali norme ad altri settori dei contratti pubblici.
- Pagamenti acconti: sostanziale semplificazione per i pagamenti da parte delle stazioni appaltanti alle imprese appaltatrici, con una sostanziale riduzione degli oneri a carico delle stesse
- Ricorsi negli appalti: utilizzo di nuovi metodi per la gestione dei contenziosi che siano diversi rispetto ai canonici ricorsi giurisdizionali riguardanti gare di appalto e gestione degli appalti.
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