Ricordiamo che il sismabonus è stato introdotto dal Decreto Legge 63/20113 per la messa in sicurezza statica degli immobili, siti in località sismica di cui alle classi 1,2,3. Successivamente, il sismabonus è stato incrementato con la legge 232/2016 che ha previsto detrazioni fino al 31.12.2021, utilizzabile anche per le seconde case, con la possibilità di usufruirne anche per classificazione sismica degli edifici.
Questo beneficio, è previsto per il passaggio di una classe sismica nella misura del 70% e se di due classi sismiche pari al l’80%, per un massimo di importo lavori pari a Euro 96.000, su immobili singoli. Per gli immobili condominiali gli interventi prevedono detrazioni del 75% e se di due classi sismiche pari al l’85% per un massimo di importo lavori pari a Euro 96.000, per ogni singola unità abitativa.
Tale istituto è stato inoltre esteso agli istituti autonomi per le case popolari, ed è utilizzabile altresi per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli immobili. La stessa detrazione è ipotizzabile anche per immobili con destinazione produttiva per i quali la detrazione sono nella misura del 70% mentre è previsto per il passaggio di due classi sismiche l’80% per un massimo di importo lavori pari a Euro 96.000. Il comma 4 all’articolo 119 del Decreto Legge 34/2020, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, la quale ha previsto che per le spese sostenute dall’1.7.2020 al 31.12.2021, con gli interventi previsti per il sismabonus, la percentuale di detrazione arriva al 110%.
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