Tra le novità introdotte dal Decreto Lgs 163/06 (Codice Appalti) vi è il contratto di disponibilità regolato dall’articolo 160 ter.
Esso rappresenta una forma di partenariato pubblico-privato, con la possibilità del’ utilizzo di capitali privati nella realizzazione di infrastrutture che saranno poi utilizzate per servizi pubblici, in cambio della corresponsione di un corrispettivo.
Spetta però al finanziatore-contraente privato assumere i rischi di tutte le fasi che vanno dalla richiesta delle dovute autorizzazioni agli Enti preposti, alla progettazione e poi all’esecuzione dei lavori.
La scelta del contraente, anche in tale tipo di contratto, avviene attraverso l’espletamento di una gara, previo la regolare pubblicazione di un bando, come previsto dai relativi articoli 66 e 122 del D. Lgs 163/06.
Detto bando, deve contenere un canone annuo che moltiplicato per il numero di anni di validità del contratto, costituisce l’importo a base d’asta .
La gara è aggiudicata mediante l’offerta economicamente più vantaggiosa , con proposte migliorative del concorrente che in genere riguardano i tempi di esecuzione, gli importi previsti come canone totale, gli oneri di capitolato prestazionale.
Tutta la gara dal punto di vista procedimentale,formale etc, prevede quanto in essere nella vigente normativa, per cui è prevista la dimostrazione dei requisiti generali e speciali del concorrente, la fornitura di cauzioni e fidejussioni a garanzia degli obblighi del concorrente.
Per cui, è l’Appaltatore-contraente del contratto a essere responsabile dell’infrastruttura, della sua progettazione, della costruzione nonché della sua gestione e manutenzione.